Già nel 1678 si ha notizia del teatro dell’Accademia degli Astrusi.
Fu ristrutturato nella seconda metà del XVIII secolo dall’architetto Leonardo De’ Vegni, che realizzò una struttura a ferro di cavallo, con due ordini di palchi e platea tipicamente all’italiana. Mirabile il “cielo” del settecentesco teatro, ornato da un neoclassico Carro del Sole con Apollo circondato dalle nove Muse. L’affresco del soffitto, ritenuto per decenni opera del pittore senese Giovanni Battista Marchetti – già collaboratore di Antonio Galli Bibbiena nella scena rococò del Teatro dei Rinnovati a Siena –, è stato recentemente ricondotto all’attività di Cesare Maffei, nella prima metà del 1800.
Il delizioso teatro rappresenta un importante luogo d’incontro e di cultura.
Raffinato scrigno seicentesco che può ospitare fino a 200 spettatori divisi tra platea e due ordini di palchetti, viene prevalentemente utilizzato per rappresentazioni teatrali, balletti, concerti musicali, nonché convegni, seminari e meeting.
Il Teatro è munito di ampi locali camerini (4 camerini singoli tutti forniti di doccia), di una vasta sala comparse, di una stireria, di una sala ufficio, di una sala impiegata per degustazioni o eventi collaterali, e di una raffinata saletta caffè completa di tavoli e macchinari (macchina da caffè, frigoriferi ecc.); è fornito di impianti audio e luci, di un proiettore per cinema, apparecchiature per la convegnistica.
Ha una capacità di 180 posti (di cui 90 in sala 90 e 90 tra palchi/galleria/loggione).