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Quando, quando? A Multilingual Show
La Ribalta / Teatrino dei Fondi
genere: prosa
in repertorio

scritto e diretto da Alberto Ierardi e Giorgio Vierda

Quando, quando? è stato pensato e scritto nella compresenza di tre lingue differenti: Italiano,Inglese e Francese. Queste tre lingue sono utilizzate come dei veri e propri luoghi fisico-emotivi all’interno dei quali i personaggi si esprimono a seconda delle situazioni che sorgono.
L’italiano è la lingua madre di Tito e Dodo. E’ la lingua con cui esprimono i loro sogni e le loro paure, i pregiudizi e le speranze. L’italiano è la lingua della nostalgia di una casa che non c’è più, di un luogo odiato e amato,che però va tenuto stretto da qualche altra parte nella memoria, perché unico appiglio identitario.
L’inglese invece è la lingua del nuovo mondo che Tito e Dodo hanno scelto di abitare.E’ un inglese che penetra nei loro dialoghi, quasi a storpiarne la loro natura. Maccheronico e sgrammaticato,come il loro sogno,l’Inglese è la lingua della cruda realtà che li circonda,di una Londra che ormai gioca con estrema facilità il ruolo di torre di babele del nuovo millennio. La polifonia linguistica della metropoli si nutre quotidianamente delle speranze, dei sogni e delle evasioni di ogni singolo straniero, illudendo questi ultimi di essere parte fondante dell’orchestra. L’orchestra invece va avanti a suonare nella sua solitudine alla “Brexit”, qualsiasi sia la polifonia che ne esce fuori e qualsiasi sia il suono che ne prende parte. E’ l’orchestra di un Nord Europa che non aspetta nessuno, in particolar modo quei furbi, bamboccioni e sognatori dei sud-europei.
E l’incontro di questi due luoghi-lingue differenti mette in luce la comica tragedia di Tito e Dodo, eterni esuli,non più italiani, ma non ancora inglesi, privi dunque di un’identità, non solo linguistica, che possa essere un territorio fertile per la realizzazione dei propri sogni.
Un ruolo minore viene giocato anche dal Francese, che all’interno del testo spicca solamente in quei momenti in cui Tito e Dodo “si allenano” a giocare ad Aspettando Godot.