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Emanuela e il lupo

Venerdì 21 agosto, ore 21:30
San Miniato Basso, il Teatrino al Pinocchio

La giovane Emanuela, lasciata la casa dei suoi genitori, si mette in viaggio finché arriva in un bosco, dove decide di fermarsi; comincia a costruire la sua casa in una luminosa radura, ma non sa che un lupo, nascosto tra i cespugli, lo sta spiando. La bestia feroce vorrebbe mangiarsi Emanuela, ma ha paura del suo bastone e del suo coltello, mentre trova curioso il suo libro e la sua pentola. I due sconosciuti cominciano a osservarsi: si avvicinano, si annusano e si raccontano; però un giorno, il Lupo tenta di papparsi la ragazza, ma ahimè o per fortuna, succede un imprevisto che li farà diventare amici… perché, come il detto dice, la solitudine è una brutta bestia. Lo spettacolo contrappone, come nelle fiabe classiche, il buono e il cattivo, ma essendo una fiaba moderna, procede con tecniche narrative originali: Emanuela, che rappresenta la giovane eroina che sta compiendo il suo viaggio di crescita, ha delle armi in mano (il coltello e il bastone) che però, utilizza non per combattere, ma per costruire. Il Lupo invece, pur essendo il malvagio, si preoccupa perché vede il suo bosco invaso dall’umano; quindi è la belva, in questa storia, ad aver paura dell’intruso che gli può portare via ciò che possiede. Ambedue i personaggi, pur nella leggerezza del racconto, hanno le loro ragioni profonde e sono psicologicamente complessi.

NATA teatro
di Livio Valenti
con Livio Valenti e Eleonora Angioletti
musiche Lorenzo Bachini
scenografie e costumi Andrea Vitali
pupazzi Roberta Socci
luci Federico Tabella